Dedica a Novara

Finalmente valorizzata Novara

"Articolo tratto da "DOVE" di Alessandro Avalli

Novara: il buon gusto della Bassa. Tra risaie e cantine

La pianura, con le sue geometrie dei campi tagliati dai canali. E le colline, pettinate di filari. Un paesaggio rurale capace di emozionare. E di offrire risi speciali, salami e gorgonzola.

Terra d’acque. Così lo scrittore Sebastiano Vassalli definiva la Bassa novarese: risaie e corsi d’acqua, naturali e artificiali. La pianura, le colline, sono riso e vini, gusti e sapori, diversi e magari lontani, ma sempre dello stesso territorio. È la provincia di Novara, che dalla Lomellina arriva alle Prealpi stretta tra i fiumi Ticino e Sesia, a est e ovest, con il capoluogo nel mezzo e il Canale Cavour che la taglia in orizzontale.
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Dal Cavour scendono canali più piccoli, fossi, fontanili: linee spezzate che disegnano riquadri geometrici di terra, arata e concimata, a marzo. Inondata e seminata, tra aprile e maggio. D’estate, le piantine di riso colorano la pianura di verde morbido e brillante. A settembre, il verde diventa oro ed è pronto per essere raccolto. I corsi d’acqua che circondano le risaie sono accompagnati da sterrati sottili, disegnati con la punta della matita.
Tra Vercelli e Novara, nelle terre del riso:
Alla fine di uno di questi spunta la cascina Canta, complesso quattrocentesco che nel 1966 Eusebio e Bianca Francese hanno riportato all’attività produttiva dopo decenni di trascuratezza. La cascina, di vecchia maniera e vero fascino, circondata da 38 ettari di terreno, produce sei tipi di riso, tra cui il Carnaroli, il Vialone Nano, dal chicco “tondo”, il Rosso Sant’Eusebio, per risotti delicati, quasi dolci. Il signor Eusebio, 90 anni, sette giorni su sette tra risaia e riseria, due mani che sono due minerali, racconta volentieri del metodo di essiccazione che è una sua invenzione.
Verso Novara si arriva alla Torre dei Canonici, antico monastero diventato residenza di charme. Lo stile elegante percorre i corridoi, sale fino al salone della Torre, si adagia nelle 11 confortevoli camere. Dietro la Torre, l’azienda agricola AnFed – Andrea e Federica Pavesi – i giovani figli dei proprietari: 350 ettari coltivati a riso, dal Carnaroli classico al Moro (riso integrale aromatico), sette varietà raccolte sotto il brand Acqua e Sole. Dalla Torre dei Canonici al centro di Novara sono pochi minuti (appuntamento a Novara il 24 settembre con Il Bello dell’Italia)
Il bello dell'Italia: 6 eventi e il grande viaggio-inchiesta del Corriere:
Gli Spagnoli nel ‘600 costruirono i Baluardi, mura difensive che a metà ‘800 divennero passeggiata elegante della città che, anche così, si rinnovò. In questo periodo le monache usavano inviare al clero romano dei dolci, lingue di zucchero, farina e uova, che per meglio conservarsi durante il viaggio vengono cotti due volte (bis cotti): i Biscottini di Novara. Del centinaio di produttori del tempo, oggi rimane solo Camporelli, dal 1852 in fondo a un vicolo di corso Cavour.
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