Finalmente valorizzata Novara
"Articolo
tratto da "DOVE" di Alessandro Avalli 21 settembre 2016
Novara:
il buon gusto della Bassa. Tra risaie e cantine
La
pianura, con le sue geometrie dei campi tagliati dai canali. E le colline,
pettinate di filari. Un paesaggio rurale capace di emozionare. E di offrire
risi speciali, salami e gorgonzola.
Terra d’acque. Così lo scrittore Sebastiano Vassalli definiva la Bassa novarese:
risaie e corsi d’acqua, naturali e artificiali. La pianura, le colline, sono
riso e vini, gusti e sapori, diversi e magari lontani, ma sempre dello stesso
territorio. È la provincia di Novara, che dalla Lomellina
arriva alle Prealpi stretta tra i fiumi Ticino e Sesia,
a est e ovest, con il capoluogo nel mezzo e il Canale Cavour
che la taglia in orizzontale.
I
consigli della redazione
Gli indirizzi, gli eventi, le
idee per partire informati
Dal
Cavour scendono canali più piccoli, fossi, fontanili: linee spezzate che
disegnano riquadri geometrici di terra, arata e concimata, a marzo. Inondata e
seminata, tra aprile e maggio. D’estate, le piantine di riso colorano la
pianura di verde morbido e brillante. A settembre, il verde diventa oro ed è
pronto per essere raccolto. I corsi d’acqua che circondano le risaie sono
accompagnati da sterrati sottili, disegnati con la punta della matita.
Tra Vercelli e Novara, nelle terre
del riso:
Alla
fine di uno di questi spunta la cascina Canta, complesso
quattrocentesco che nel 1966 Eusebio e Bianca Francese hanno riportato
all’attività produttiva dopo decenni di trascuratezza. La cascina, di vecchia
maniera e vero fascino, circondata da 38 ettari di terreno, produce sei tipi di riso,
tra cui il Carnaroli, il Vialone Nano, dal chicco “tondo”, il Rosso
Sant’Eusebio, per risotti delicati, quasi dolci. Il signor Eusebio, 90 anni,
sette giorni su sette tra risaia e riseria, due mani che sono due minerali,
racconta volentieri del metodo di essiccazione che è una sua invenzione.
Verso Novara si arriva alla Torre dei Canonici, antico
monastero diventato residenza di charme. Lo stile elegante percorre i corridoi,
sale fino al salone della Torre, si adagia nelle 11 confortevoli camere. Dietro
la Torre , l’azienda
agricola AnFed – Andrea e Federica Pavesi – i giovani figli
dei proprietari: 350
ettari coltivati a riso, dal Carnaroli classico al Moro
(riso integrale aromatico), sette varietà raccolte sotto il brand Acqua e Sole.
Dalla Torre dei Canonici al centro di Novara sono pochi minuti
(appuntamento a Novara il 24 settembre con Il Bello dell’Italia)
Il bello dell'Italia: 6 eventi e
il grande viaggio-inchiesta del Corriere:
Gli
Spagnoli nel ‘600 costruirono i Baluardi, mura difensive che a metà ‘800
divennero passeggiata elegante della città che, anche così, si rinnovò. In
questo periodo le monache usavano inviare al clero romano dei dolci, lingue di
zucchero, farina e uova, che per meglio conservarsi durante il viaggio vengono
cotti due volte (bis cotti): i Biscottini di Novara. Del centinaio di
produttori del tempo, oggi rimane solo Camporelli, dal 1852 in fondo a un vicolo
di corso Cavour.
Cannavacciuolo Bistrot: lo
chef cattivo in versione light"
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